FinCEN BOI, nuovamente sospeso dal 26 dicembre 2024

Un nuovo aggiornamento sull’obbligo di inviare al FinCEN i nomi dei soci delle società costituite negli Stati Uniti.

Il 26 dicembre 2024, un panel della Corte d’Appello del Quinto Circuito degli Stati Uniti ha emesso una decisione cruciale nel caso Texas Top Cop Shop, Inc. v. Garland, annullando un ordine precedente della stessa Corte che aveva temporaneamente consentito l’applicazione della Legge sulla Trasparenza Aziendale (CTA). Questa ultima sentenza ripristina l’ingiunzione preliminare emessa dal Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Orientale del Texas, sospendendo di fatto l’obbligo per le aziende di segnalare le informazioni sulla proprietà beneficiaria (i nomi dei soci) al Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN).

La decisione del 26 dicembre e il suo impatto

La più recente decisione del Quinto Circuito ha annullato l’ordine del 23 dicembre 2024, che aveva sospeso l’ingiunzione preliminare del tribunale distrettuale. Di conseguenza, la sentenza originale del 3 dicembre 2024, che blocca l’applicazione a livello nazionale della CTA, rimane in vigore.

In pratica, ciò significa:

  • Le aziende obbligate alla segnalazione non sono attualmente tenute a presentare informazioni sulla proprietà beneficiaria al FinCEN.
  • Non saranno imposte sanzioni alle aziende per il mancato rispetto degli obblighi finché l’ingiunzione rimane in vigore.
  • Le aziende possono comunque presentare volontariamente i loro rapporti, se lo desiderano.

Contesto del caso Texas Top Cop Shop, Inc. v. Garland

La disputa legale attorno alla CTA ha generato numerose contestazioni nei tribunali degli Stati Uniti, con alcune corti che ne hanno confermato la costituzionalità e altre che hanno emesso sentenze contrarie. In questo caso, il Distretto Orientale del Texas ha dato ragione ai ricorrenti, sostenendo che la CTA non rispettava determinati standard costituzionali.

La decisione del Quinto Circuito del 26 dicembre sottolinea l’incertezza legale continua attorno alla CTA, mentre il Dipartimento del Tesoro cerca di ribaltare la sentenza del tribunale distrettuale.

I prossimi passi del Governo

Il Dipartimento del Tesoro e il Dipartimento di Giustizia continuano a sostenere con fermezza la costituzionalità della CTA, una posizione supportata dalle decisioni di altri tribunali, come quelli della Virginia e dell’Oregon. Il governo ha formalmente presentato ricorso contro la decisione del tribunale distrettuale e continua a lavorare per ripristinare i requisiti di segnalazione della CTA.

Dopo la decisione del 23 dicembre, il FinCEN aveva già esteso le scadenze per garantire flessibilità alle aziende. Tuttavia, la sentenza del 26 dicembre ha ribaltato queste misure temporanee, lasciando le aziende senza alcun obbligo immediato di conformità.

Implicazioni per le aziende

Le aziende obbligate alla segnalazione devono monitorare attentamente gli aggiornamenti del FinCEN e le decisioni giudiziarie che potrebbero ulteriormente modificare il panorama normativo. Sebbene l’obbligo attuale di segnalazione sia sospeso, questa situazione è temporanea e soggetta a cambiamenti in base all’andamento del ricorso del governo.

Conclusione

La decisione del 26 dicembre del Quinto Circuito aggiunge un ulteriore livello di complessità all’attuazione della Legge sulla Trasparenza Aziendale. Sebbene le aziende non siano attualmente obbligate a segnalare informazioni sulla proprietà beneficiaria, il governo sta lavorando attivamente per ripristinare i requisiti della CTA.

Mentre i procedimenti legali continuano, le aziende devono rimanere informate e prepararsi a eventuali cambiamenti normativi. L’esito finale dell’applicazione della CTA dipenderà dalla risoluzione dei ricorsi pendenti e delle sfide legali in corso, lasciando la situazione in uno stato di incertezza per tutte le parti coinvolte.